Nella 26° edizione del Fair Play Menarini, svoltasi il 5 e il 6 luglio a Firenze e il 7 luglio a Castiglion Fiorentino, con un programma intenso di tre giorni e con premiazioni, interviste e messaggi eticamente condivisibili, Tucano ha partecipato per la prima volta come sponsor. Lo spirito del premio nato nel 1997, che significa molto di più del semplice rispetto delle regole, è quello di valorizzare il lato migliore dello sport, inteso come un gioco eticamente corretto ed estraneo a qualsiasi forma di discriminazione o violenza. Il rispetto per se stessi e per gli altri è alla base di chi fa sport a livello amatoriale o agonistico e il premio Fair Play premia l’etica, la lealtà e il rispetto non solo tra gli atleti ma anche in tutti quei contesti all’interno o all’esterno delle aree di gioco. Il premio Fair Play Menarini è un riconoscimento conferito ai campioni, ai personaggi e alle istituzioni che, in seguito all’attribuzione del riconoscimento, diventano gli “Ambasciatori del Fair Play” nel mondo. Il premio del 2022 è stato assegnato a 16 campioni italiani e internazionali, personaggi unici nel proprio modo di intendere la vita e lo sport, ambasciatori naturali di un’etica comportamentale in grado di tracciare una significativa differenza all’interno dell’ambiente sportivo.

Tra i premiati, Federica Pellegrini e Ian Thorpe, Marco Bracci e Casey Stoner, Tania Cagnotto e Massimo Ambrosini. La cerimonia di premiazione dei vincitori per il 2022 si è svolta nella piazza principale di Castiglion Fiorentino, evento finale di una manifestazione durata tre giorni, di cui i primi due a Firenze. Tucano sostiene Menarini in un progetto che va oltre lo sport, un progetto dedicato a valorizzare lo sportivo e l’uomo. Il Fair play Menarini rappresenta un modus vivendi, in grado di promuovere valori insiti nello sport e nella vita: l’amicizia, il rispetto per il singolo e per il gruppo, la lealtà e l’etica nei comportamenti e nelle azioni.

Diretta da Alberto Barbera, la Biennale Cinema 2022 avrà come madrina l’attrice Rocío Muñoz Morales e come presidente della giuria l’attrice statunitense Julianne Moore. I Leoni d’Oro alla carriera saranno assegnati all’attrice francese Catherine Deneuve, icona del cinema internazionale ed esponente della Nouvelle Vague, e a Paul Joseph Schrader, regista, sceneggiatore e critico cinematografico statunitense tra i maggiori esponenti del cinema Hollywoodiano. La serata d’apertura sarà dedicata al film   White Noise di Noam Baumbach, tratto dal romanzo di De Lillo pubblicato nel 1985, molto attuale per il tema inerente all’emergenza climatica e post pandemica. Tra i film in concorso cinque i titoli italiani: Il Signore delle formiche di Gianni Amelio, Bones and All di Luca Guadagnino, L’Immensità di Emanuele Crialese, Chiara di Susanna Nicchiarelli e Monica di Andrea Pallaoro. Molto attesi anche i film stranieri in concorso, The Whale di Darren Aronofsky, Blonde di Andrew Dominik, Alejandro G. Iñárritu con Bardo,  Florian Zeller con The Son. Molto attesi anche i film italiani e stranieri fuori concorso con argomenti molto forti e di scottante attualità.